Le città, le regioni e i paesi giocano un importante ruolo nel garantire un’altra qualità della
vita per le persone, le piante, gli ecosistemi e la natura nel suo complesso. Date le sfide che
devono affrontare le città (cambiamento climatico, aumento demografico, perdita di
biodiversità), integrare la natura nel paesaggio urbano sta diventando sempre più cruciale.
La Strategia europea per la biodiversità al 2030 invita le città con più 20.000 abitanti a
dotarsi di un Piano del verde urbano, ora chiamato Piano urbano per la natura (di seguito
PUN). Questo è in linea con il recente Regolamento sul ripristino della natura (NRR) che
pone target vincolanti di ripristino del 20% degli ecosistemi degradati europei entro il
2030, e del 100% entro il 2050. Inoltre, il NRR prevede che gli Stati Membri elaborino Piani
nazionali di ripristino della natura. Questi indirizzi europei supportano e rafforzano il lavoro
che le città da anni conducono verso lo sviluppo sostenibile. A loro volta, i Piani urbani per
la natura supportano l’Unione Europea nell’assolvere gli impegni internazionali
dell’accordo globale per la biodiversità di Kunming-Montreal delle Nazioni Unite
sottoscritto alla COP15 del 2022.
I PUN sono strumenti cruciali per lo sviluppo urbano sostenibile. Essi servono da cornice
politica e adottano un approccio olistico e integrato per aumentare la biodiversità nelle
infrastrutture verdi e blu delle città. Un aspetto centrale dei Piani urbani della natura è la
co-creazione, attraverso cui coinvolgere i vari portatori di interesse nel definire strategie
adatte alla realtà specifica delle varie città.
Inoltre, tali Piani sottolineano la coerenza con il
quadro regionale e nazionale al fine di soddisfare obiettivi anche a scale più ampie. Dal
punto di vista procedurale, i PUN sono guidati dagli standard ISO37101 per lo sviluppo
sostenibile nelle comunità, attraverso un ciclo di gestione adattivo che supporto alle
municipalità per iniziare, mantenere e migliorare i propri sforzi. Inoltre, i PUN possono
fornire risultati concreti, come piani di azione e rafforzare le capacità cross-settoriali,
consentendo alle città di affrontare sfide complesse.
I Piani urbani della natura offrono importanti benefici: promuovono la collaborazione tra
dipartimenti e settori diversi e favoriscono l’implementazione di soluzioni nature-based,
supportando le città a identificare opportunità e a lavorare in maniera coesa; creano le basi
per approcci unitari per decisioni strategiche con cui definire una roadmap di sviluppo di
lungo termine. I PUN sono strumenti dinamici, in grado di adattarsi ai mutevoli bisogni
urbani, che rendono le città in grado di darsi obiettivi ambiziosi, allineando le azioni locali
con gli obiettivi globali di sostenibilità, e contribuendo alla resilienza a diverse scale
geografiche.
A partire dal 2021, ICLEI Europe ha lavorato in stretta collaborazione con i governi locali, la
Commissione Europea e EuroCities per comprendere insieme cosa devono essere i PUN.
Tale lavoro è stato arricchito da iniziative quali NetworkNature, una piattaforma di scambio
e confronto per la disseminazione di buone pratiche sulle soluzioni nature-based,
supportata da centri nazionali quali NBS Italy Hub, che sta lavorando al futuro delle NBS in
Europa e in Italia.
Le linee guida e il toolkit in uscita, ora disponibili in tutte le lingue dell’Unione dalla
piattaforma Urban Nature Platform sono state redatte grazie alla collaborazione di oltre
100 persone appartenenti a 40 municipalità; ICLEI Europe sta continuando questa attività
a stretto contatto con le città per aiutarle a meglio soddisfare i requisiti di un PUN o a capire
di cosa hanno bisogno per implementare un PUN, anche nell’ambito del progetto UNP+
che sta sviluppando e testando tools, processi e buone pratiche con 5 città europee
(Barcellona, Parigi, Belgrado, Burgas e Mannheim). ICLEI partecipa inoltre al sottogruppo
sul Regolamento per il ripristino della natura nell’ambito della piattaforma Europea per la
biodiversità, con il compito di supportare la Commissione nella preparazione di linee guida
e buone pratiche. Il nostro auspicio è di continuare questo importante lavoro insieme alle
città, ai residenti e ai decisori in tutta Europa con l’obiettivo di incrementare le soluzioni
basate sulla natura e creare paesaggi, città ed economie giusti, sani e resilienti.
In questo contesto il lavoro di ISPRA sui piani del verde italiano contenuto in questo
documento rappresenta un contributo unico e sicuramente utile nella direzione di una
sempre più ampia diffusione di tali importanti strumenti di pianificazione sia a scala
nazionale che Europea.
Anna Bruen
Esperta Senior presso il Segretariato europeo di ICLEI
Biodiversità e Soluzioni nature-based
Chiesura, A. et al. 2024. I Piani comunali del verde: strumenti per riportare la natura
nella nostra vita? Quaderno ISPRA 33/2024